Le esche con anticoagulanti usate per il controllo delle popolazioni di roditori possono entrare pesantemente nella catena alimentare, mettendo a rischio la salute di i rapaci notturni e diurni. E’ quanto emerge dai risultati di uno studio, il primo condotto in Italia, effettuato da un team di ricerca coordinato dal dott. Dario Capizzi dell’Agenzia Regionale dei Parchi del Lazio, dal dott. Rosario Fico dell’ Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana e dal dott. Jacopo Cecere della Lipu (Lega Italiana di Protezione degli Uccelli).
Lo studio, della durata due anni, ha messo in luce lo stretto rapporto esistente tra le attività di controllo poste in essere per arginare le popolazioni di roditori, nell’ambito di centri abitati, aree industriali e attività agricole.
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