“il bosco resiste alle recenti e drastiche modificazioni morfologiche dell’area: cave di pozzolana, infrastrutture industriali, discariche, hanno, però pesantemente cambiato il paesaggio circostante. Da oltre dieci anni non vengono effettuati tagli; questo ha reso il sottobosco (caratterizzato da rubus, smilax, clematis, edera) particolarmente fitto. L’attuale diminuzione di corridoi ecologici ha rarefatto la fauna terricola quale istrice, tasso, volpe. L’avifauna vede presente: occhiocotto, capinera, cinciallegra, cinciarella, fringuello, verdone, cardellino, pettirosso, picchio verde, merlo, storno, cornacchia grigia, gheppio, ecc. Grazie all’iniziativa del WWF locale l’amministrazione di Colleferro, attuale proprietaria della superficie, è intenzionata a proteggere e a valorizzare il bosco destinandolo in particolare ad attività di educazione ambientale con le scuole.
tratto da Le catacombe del Lazio. Ambiente, arte e cultura delle prime comunità cristiane – Esedra 2006
sullo sfondo in queste foto il bosco di piombinara