Per chi fosse interessato ad approfondire questa storia (tralasciando le solite panzane circolanti su facebook oppure nei pomeriggi televisivi) si consiglia la lettura di alcuni articoli tra i più interessanti reperibili in rete:
Daniza, gli eccessi di autonomia nemici del Trentino e della natura di Jacopo GIliberto
La conservazione della natura in un Paese abitato densamente da migliaia di anni si può fare solamente con il consenso degli abitanti, e regolando il rapporto fra l’uomo e i grandi predatori. (…) Gli sconfitti di questa vicenda sono la Provincia di Trento, che ha preteso di fare da sé; sconfitti gli italiani, abbacinati dall’idea di una povera orsa indifesa in una natura da conservare sotto una campana di vetro e bersagliati da politici affamati di consenso; sconfitta l’orsa Daniza, vittima del suo carattere impossibile da vecchia megera. E gli sconfitti sono soprattutto i due orsacchiotti orfani.
Daniza, le ragioni del Trentino di Michela Dell’Amico
Ci siamo già dimenticati che, a fronte di questo unico evento, i trentini hanno realizzato un progetto unico al mondo? Da zero a 50 esemplari, senza spaventarsi di fronte a ostacoli politici e tecnici, con la Lega a organizzare tavolate a base di carne d’orso e a gridare “aiuto, aiuto”.
Orsa Daniza: che cosa c’è da sapere per capire la vicenda di Marco Ferrari
L’episodio dell’orsa Daniza, che ha ferito un cercatore di funghi in Trentino, ha dato il via a una vera e propria guerra, pro o contro l’orso. Ma dove sta la realtà? E la politica della protezione della natura?
(foto di https://www.flickr.com/photos/t_buchtele/ su licenza creative commons)